Viabilità Arco d’Augusto: il comune di Aosta tira dritto e rilancia
Ancora polemiche in consiglio comunale per le modifiche al traffico che hanno portato disagi e proteste soprattutto in via Monte Emilius e corso Ivrea
Qualche piccola modifica, ma non si torna indietro, la viabilità propedeutica alla pedonalizzazione dell’Arco d’Augusto rimarrà così e, anzi, si consoliderà con il nuovo anno.
Non fa marcia indietro, anzi, il governo del comune di Aosta e rispedisce al mittente le lamentele della minoranza riguardanti le modifiche al traffico nella zona dell’Arco d’Augusto, che con la creazione della ztl in via Garibaldi, ha riversato il traffico su via Monte Emilius e corso Ivrea, producendo soprattutto negli orari di punta ingorghi e lunghe code, con conseguente rivolta di residenti e negozianti della zona.
Le mozioni
Ad aprire le danze la mozione presentata da Paolo Laurencet di Forza Italia, che ha evidenziato come gli effetti delle modifiche al traffico siano stati «impattanti soprattutto su via Monte Emilius e corso Ivrea – ha evidenziato -. Negli orari di punta, si sono create code infinite con veicoli fermi a motore acceso, che hanno peggiorato ulteriormente la situazione dell’inquinamento».
Avendo poi creato una sorta di «giro dell’oca» per gli automobilisti, questo ha portato «lamentele da residenti e commercianti, che non sono nemmeno stati interpellati – ha concluso -. Chiediamo correttivi, raccogliendo anche le loro suggestioni».
Lega: «Risolvete entro settembre»
Ripetendo sostanzialmente gli stessi argomenti, Sylvie Spirli (Lega) ha chiesto di «risolvere entro settembre – ha aggiunto -, visto che le modifiche sono solo in fase sperimentale».
Il capogruppo, Sergio Togni, ha considerato l’idea di proteggere l’Arco come «esagerata» e ha sottolineato come per risolvere i problemi del traffico «servono soluzioni imponenti, con sottopassi e parcheggi sotterranei – ha detto -. Altrimenti il maquillage continua solo a intasare la città in parti diverse».
Giordano: «Problemi irrisolvibili senza parcheggi in struttura»
Ha riportato a galla anche il passato Bruno Giordano.
«È ideologico volere tutto elettrico o tutto a combustibile – ha esclamato Giordano -. Noi poniamo problemi innegabili, come le colonne interminabili delle auto. Nel 2011 avevo proposto di fare il people mover: può non piacere, ma solo andando sotto la stratificazione romana si risolve il problema dell’asse nord-sud».
In ogni caso, serve fare qualcosa.
«O diversifichiamo gli orari di entrata e uscita di scuole e lavoro oppure la città continuerà a subire torti che non le appartengono – ha concluso -. Anche perché nelle altre fasce orarie Aosta è praticamente deserta. Certo è che senza adeguati parcheggi in struttura e investimenti importanti il problema non lo risolveremo mai».
«Impianto sarà confermato»
Raccoglie le rimostranze sulla viabilità, ma tira dritto e rilancia l’assessore ai Lavori pubblici, Corrado Cometto, che anticipa come lo scopo sia di arrivare alla pedonalizzazione completa dell’Arco, con tanto di area verde e strada pedonale che unisca via Sant’Anselmo al Ponte Romano.
«Ma per arrivarci ci vogliono degli step e ora siamo già all’80% di pedonalizzazione del monumento – ha ribadito Cometto -. Certo, l’immissione con la bretella in via Monte Emilius ha qualche problema, così come la zona di via Mont Velan per chi arriva da Porossan. Qui faremo delle modifiche, probabilmente chiudendo il tratto nord-sud di via Pasquettaz, ma a parte questo l’impianto sarà confermato».
Gli interventi, insomma, diventeranno definitivi.
«Nei primi mesi del nuovo anno avremo i progetti definitivi per le due rotonde e i cantieri partiranno nel 2024 – ha continuato l’assessore -. Le code, a parte i primi giorni, sono comunque inferiori rispetto a quanto si vede in altre zone della città. Ma d’altronde, volendo proteggere il monumento simbolo dal traffico veicolare al fine di valorizzarlo, qualcosa bisogna pur fare, in attesa di poter anche arrivare alla pedonalizzazione di piazza della Repubblica».
(alessandro bianchet)