BCC Valdostana: bilancio 2024 con utile netto di 18,4 milioni; ripagato il debito di 14 milioni con la capogruppo
Rendiconto da record per l'istituto di credito rossonero, che ha concluso il percorso di rilancio, rafforzato la redditività e la solidità patrimoniale, arrivando in Classe 1 di rating
Utile netto oltre i 18,4 milioni di euro, conclusione del percorso di rilancio, rafforzamento della redditività, della qualità dell’attivo e della solidità patrimoniale, rimborso anticipato delle pendenze con la capogruppo Cassa Centrale Banca, nonché recupero della Classe 1 di rating. Questi i dati principali emersi dal bilancio 2024 della Bcc Valdostana, approvato sabato 10 maggio dall’assemblea dei soci.
Un documento a suo modo storico quello che ha ricevuto il via libera nell’ormai tradizionale giornata di metà maggio, che tra le altre cose ha visto anche il cambio di Statuto sociale.
I dati del bilancio
L’approvazione del bilancio 2024 della Bcc Valdostana
A snocciolare i dati il direttore generale, Fabio Bolzoni, che ha analizzato a fondo il rendiconto 2024, caratterizzato, come detto, da un utile netto di 18,4 milioni di euro, che rappresenta solo il primo dei miglioramenti.
Segnali positivi, infatti, si registrano per l’indicatore di redditività “Cost to income” (in calo dal 53,2% al 51.8%) e soprattutto per la diminuzione del “Npl lordo” (totale dei crediti deteriorati) dal 4,93% al 3,37%, con contestuale avanzamento del grado di copertura degli stessi dall’88,1% al 90%.
Questo ha permesso di portare l’indicatore ai massimi livelli del sistema bancario, con una percentuale dei crediti deteriorati netti allo 0,35% (era 0,62%).
Il bilancio presenta, poi, un margine di interesse da clientela invariato, ma un miglioramento della componente commissionale (+5%), con un significativo contributo degli interessi dei titoli di proprietà (da 10,6 a 13,6 milioni).
Sempre per quanto concerne la componente titoli di proprietà, la BCC Valdostana ha proseguito «l’approccio prudenziale e prospettico incrementando la redditività per gli anni futuri, posizionandosi su titoli di stato di maggiore rendimento grazie al rialzo del mercato dei tassi – spiega Fabio Bolzoni -. È migliorato anche l’aspetto patrimoniale, con il coefficiente CET1 (indicatore di solidità patrimoniale ndr.) cresciuto dal 19,7% al 25,5%».
Il direttore generale, insomma, traccia un bilancio a dir poco positivo.
«Ci sono tanti fattori che ci hanno portato a questi risultati – aggiunge ancora Bolzoni – Il lavoro di questi anni continua a raccogliere frutti», a cominciare dalla riorganizzazione delle filiali, passando per il lavoro di consulenze e proposta di investimenti del personale, fino ad arrivare ai prodotti allocati.
Altro aspetto riguarda «lo sviluppo commerciale – evidenzia ancora Bolzoni -. Continua a rappresentare un elemento strategico per il rafforzamento della presenza della banca sul territorio».
Questo si traduce in un potenziamento «della relazione con la clientela e con la conqiusta di nuove quote di mercato», esplicitate dall’aumento di quote nel sistema bancario rossonero, cresciute nel 2024 dal lato impieghi e depositi dell’1%.
Il presidente: «Traguardi importanti»
Il presidente della Bcc Valdostana, Davide Adolfo Ferré, ha celebrato i risultati ripercorrendo il 2024 e analizzando lo stato di salute dell’istituto.
«Abbiamo ottenuto un traguardo importante, migliorando, in questi anni, la redditività e la qualità dell’attivo, rafforzando al tempo stesso la nostra solidità patrimoniale – spiega -. A gennaio, siamo stati anche in grado di rimborsare in anticipo tutti gli strumenti di supporto sottoscritti a suo tempo dalla capogruppo. La restituzione dei 14 milioni di euro ha fatto venir meno il downgrade in sede di valutazione della BCC, che ora è di Classe 1».
Questo significa anche conclusione del percorso di rilancio a testimonianza di come «il grande impegno delle persone che lavorano in BCC Valdostana e le sinergie sviluppate con la capogruppo abbiano consentito di difendere la specificità e l’unicità territoriale della Banca – continua Ferré -, nonché di consolidarne e valorizzarne la vicinanza al proprio territorio e ai propri soci, e di rafforzare lo spirito ed i fini mutualistici del nostro Gruppo Bancario Cooperativo, che siamo fieri di aver scelto».
Davide Adolfo Ferré ha evidenziato ancora una volta un aspetto.
«La nostra banca fa della prossimità un valore – illustra ancora -. Non si limita a operare sul territorio, ma lo fa insieme al territorio. La leadership e il costante impegno del direttore generale hanno avuto un impatto decisivo per il nostro percorso di rilancio».
E in questo le cifre sono eloquenti.
«Dal 2019 siamo tornati in area positiva con il risultato netto, superando gli 11 milioni di euro nel 2023 e raggiungendo i 18,4 milioni di euro nel 2024 – spiega ancora il presidente -. Questo non è un punto di arrivo, ma di partenza per continuare a innovare il nostro modo di fare banca, per ascoltare i bisogni in evoluzione di soci e clienti e tradurli in servizi».
Davide Adolfo Ferré ha poi evidenziato un aspetto importante.
«In un contesto di desertificazione bancaria, noi scegliamo la strada opposta – esclama -. Investiamo nei piccoli territori, con l’implementazione di nuovi ATM e, come avvenuto a Cogne, Cervinia e Courmayeur, potenziando servizi e orari della filiale; questo testimonia la volontà di rispondere in modo sempre più efficace alle esigenze di cittadini e imprese».
La vicinanza, secondo il presidente, è stata testimoniata anche dagli interventi «tempestivi e concreti» per l’alluvione di giugno 2024, culminati con la raccolta «complessiva di 250 mila euro per imprese e nuclei in difficoltà».
In ultimo, l’immancabile supporto «alla vita sociale e culturale della Valle», con lo stanziamento di «272 mila euro in sponsorizzazioni e 100 mila euro in attività di beneficenza», il tutto per «promuovere cultura, sport, inclusione e formazione», fino ad arrivare al sostegno alla Coppa del Mondo di fondo di Cogne e all’oranizzazione di iniziative giovanili, culturali e sociali».
Il presidente di Cassa Centrale Banca
Presente ai lavori anche Giorgio Fracalossi, presidente della capogruppo Cassa Centrale Banca.
«Esprimo, per conto della capogruppo e dell’intero gruppo, grande soddisfazione per il percorso di rilancio compiuto da BCC Valdostana – ha affermato Fracalossi –, percorso nel quale abbiamo sempre creduto fortemente, escludendo opzioni aggregative, anche per il valore che riveste per le comunità l’unica banca di credito cooperativo della Valle».
La nuova campagna istituzionale
La presentazione del nuovo claim “BCC C’è”
L’assemblea di sabato è stata anche l’occasione per presentare la nuova campagna istituzionale “BCC C’è – non solo una banca”, che porta una immagine coordinata, con tanto di spot video.
«Con questa campagna vogliamo raccontare, in modo diretto e autentico, ciò che siamo ogni giorno – evidenzia il direttore generale Fabio Bolzoni -. In un momento in cui il legame con il territorio è più importante che mai, abbiamo scelto di mettere al centro le persone, i volti e le storie di chi vive e lavora in Valle d’Aosta. Questa campagna rappresenta il nostro modo di essere banca: non solo erogando servizi, ma condividendo responsabilità, impegno e futuro con la nostra comunità, stando sul territorio».
BCC Valdostana: I riconoscimenti
Come ormai tradizione, nel corso dell’assemblea sono state consegnate le borse di studio riservate ai soci BCC e in particolare agli studenti meritevoli, titolari di laurea specialistica.
Le 9 borse di studio sono state consegnate a Sylvie Paillex (Scienze della Formazione primaria), Chiara Ligato (Economia e Politiche del Territorio e Impresa), Riccardo Bertelli (Ingegneria e informatica), Mattia Stacchetti (Economia e Politiche del Territorio e dell’Impresa), Julien Bethaz (Italianistica), Jerome Romano Blanc (Economics), Niccolò Cantele (Ingegneria Aerospaziale), Silvia Vaj Piova (Clarinetto), Michelle Guichardaz (MolecularBiotechnology).
Inoltre, sono stati consegnati anche i riconoscimenti ai dipendenti che, quest’anno, hanno raggiunto i 25 anni di anzianità in azienda: Cristina Cerise, Patrice Borello, Fabrizia Fossà, Barbara Riva, Michela Turani e Yari Verney.
Gli ultimi premi sono stati consegnati al socio più giovane, Giordi Pellissier, e al socio più anziano presente fisicamente, Rinaldo Stevenin.
(al.bi.)