Aosta: giardinetti di Sant’Orso verso la riapertura il 4 giugno
Intanto il Codacons Valle d’Aosta accende i riflettori sulla situazione dei giardini pubblici del capoluogo dove giochi e attrezzature sono inadeguati
Aosta: giardinetti di Sant’Orso verso la riapertura.
Potrebbe finire il 4 giugno 2025 l’odissea, con relativa completa riapertura, dei giardinetti di Sant’Orso ad Aosta, interessati da quasi due anni di lavori per la realizzazione di una vasca di accumulo per l’irrigazione dei giardini in via Hôtel des Monnaies.
Intanto il Codacons Valle d’Aosta accende i riflettori sulla situazione dei giardini pubblici di Aosta, in particolare quelli di Via Festaz e del Parco Sant’Orso, frequentati ogni giorno da numerose famiglie. Nel comunicato stampa ufficiale, l’associazione denuncia «un crescente disinteresse da parte dell’Amministrazione comunale e regionale nei confronti dei bambini e delle loro famiglie».
Il punto
A fare il punto sul cantiere, che rende solo parzialmente fruibile la struttura, è stato l’assessore all’Agricoltura, Marco Carrel, che, in rispostaa un’interrogazione del capogruppo della Lega, Andrea Manfrin, ha ricordato come gli uffici siano attivi nel risolvere la questione e che il ritardo nella consegna dei lavori sia dovuto a «problematiche e situazioni concatenate imprevedibili e di diversa natura».
In particolare, l’assessore ricorda l’assegnazione dei lavori alla ditta Angelini costruzioni il 30 luglio 2023 e la conseguente consegna il 13 novembre. Da qui, una prima interruzione, l’8 dicembre, per il «ritrovamento di vecchie strutture in cemento armato». Ripresi l’8 aprile 2024, i lavori sono poi stati interrotti il 30 giugno, portando a una revisione del progetto e a una variante in corso d’opera per il miglioramento della sicurezza. Con il via libera definitivo arrivato a ottobre 2024, è stata anche fissata la nuova data di termine dei lavori, «4 giugno 2025 – aggiunge Carrel -, visto che la ditta è stata impegnata anche peri lavori di ripristino per il post-alluvione di Cogne. Le operazioni sono poi riprese il 4 febbraio 2025 e nel frattempo sono stati emanati anche due ordini di servizio. Abbiamo ribadito la necessità di un cronoprogramma e la tassativa data di fine: confidiamo non intervengano ulteriori motivi di ritardo e che si finisca di crearedisagi alla comunità, dando finalmente delle risposte».
La replica
«Ci auguriamo non accada come in passato – conclude il capogruppo della Lega Manfrin-. Tra un mese vedremo, ma rimane il dispiacere per aver limitato la fruizione di una parte di questo parco e per aver offerto una vista non edificante a tutti i frequentatori».
Codacons all’attacco
L’associazione chiede un cambio di rotta immediato con il ripristino dei giochi per bambini e delle attrezzature sportive nei giardini pubblici. Chiede una pianificazione e manutenzione adeguata degli spazi pubblici, con attenzione alle esigenze delle famiglie e ascolto e dialogo con la cittadinanza per rispondere meglio alle richieste dei cittadini
L’associazione conclude sottolineando la necessità di una politica concreta e partecipata che non lasci sole le famiglie e garantisca spazi pubblici funzionali, sicuri e inclusivi per i bambini.
(al.bi.)