Delitto di La Salle, il fratello di Auriane: «Teima la picchiava e la minacciava di morte»
Il racconto di Gabin Laisne davanti ai giudici della corte d'assise di Aosta
«Mia sorella parlava spesso delle violenze che subiva. Diceva che quando faceva cose che a lui (Sohaib Teima, ndr) non la piacevano la picchiava e la minacciava di morte». Così, davanti ai giudici della corte d’assise di Aosta, Gabin Laisne, il fratello di Auriane Nathalie Laisne, la 22enne francese uccisa tra il 26 e il 27 marzo nella chiesetta diroccata di Equilivaz, frazione disabitata di La Salle.
La testimonianza del fratello di Auriane
Il processo per l’omicidio della giovane è ripreso questa mattina, 23 luglio, al terzo piano di palazzo di giustizia ad Aosta.
Il fratello della vittima ha fornito altri particolari sulla relazione tra Sohaib e Auriane. Nell’udienza del 18 giugno, a parlare erano stati i genitori della ragazza.
«Sohaib le ha detto che se fosse andato in prigione avrebbe ucciso lei e tutta la famiglia – ha aggiunto il giovane -. La minacciava con un coltello e le siringhe. In un messaggio mi ha detto che lui le aveva rubato il telefono per avere accesso ai conti e ai profili social».
Gabin Laisne ha poi ripercorso altri aspetti della vicenda. «Sulla frattura al naso, non ci ha detto subito che era stato Teima – ha detto in aula -. A Fermo lei non era libera. Lui ha anche chiesto di ritirare la denuncia. Le mandava anche foto dei polsi insanguinati per farle paura».
(t.p.)