Ballottaggio Aosta, Girardini: «Chi usa colpi sotto la cintura non è degno di ricoprire cariche istituzionali»
I candidati a sindaco e vice, Giovanni Girardini e Sonia Furci hanno chiuso la campagna in vista del ballottaggio di domenica: «Il Puchoz sarà stadio, l'Arco riaperto al traffico veicolare»
«Chi affronta l’avversario con colpi sotto la cintura non è degno di ricoprire cariche istituzionali». Non le manda a dire Giovanni Girardini nella serata di chiusura della campagna elettorale in vista del ballottaggio per il sindaco di Aosta.
Nella cornice de Le Rêve Charmant, nell’evento organizzato anche per celebrare l’ingresso in consiglio regionale di Eleonora Baccini, i candidati Giovanni Girardini e Sonia Furci hanno tirato le fila di una campagna surriscaldata nel rush finale.
Ballotaggio, Girardini: «Sono contento, abbiamo messo paura»
Il candidato sindaco per La Renaissance, Forza Italia, Fratelli d’italia e Lega si prepara alla volata conclusiva di domenica 12 ottobre.
«Sono contento di aver messo paura – esclama Giovanni Girardini -. Da quanto visto oggi, se i contendenti ricadono, come cinque anni fa, nel tentativo di demolire l’avversario su questioni infondate, vuol dire che abbiamo condotto una buona campagna elettorale».
Ballottaggio: «Il programma piace»
L’attenzione passa poi alle cose concrete.
«Credo che abbiamo fatto buon lavoro – continua il candidato sindaco -. Il programma piace. È fatto di sì e di no, non di ni e forse; c’è grande compattezza sui progetti».
Girardini entra nei dettagli.
«Come già ribadito, il Puchoz tornerà stadio e l’Arco d’Augusto tornerà aperto al traffico veicolare – ribadisce -. Non è cambiato niente rispetto al programma stampato e diffuso in 15 mila copie».
Poi, l’ultimo affondo.
«Ora passa tutto in mano agli elettori, per fortuna c’è la democrazia, sceglieranno loro – conclude Girardini -. Mi auguro solo che la gente capisca che chi affronta l’avversario con colpi sotto la cinta, sul piano personale, con cose infondate e manipolate, non è degno di ricoprire un ruolo istituzionale come il sindaco, che non può colpire così in basso. Deve sempre sapere dialogare ed essere aperto al confronto, anche con l’avversario».
Ballotaggio, Furci: «Ci sono oggi e continuerò a esserci»
Dopo le schermaglie di oggi, non le manda a dire Sonia Furci, candidata vice sindaca.
«Se la mia colpa è essere mamma, una buona mamma, sono colpevole – esclama -. Sono colpevole di aver seguito in oltre dieci anni di volontariato oltre quattrocento famiglie in tutta la Valle attraverso l’associazione che ho creato e in cui seguo persone con disabilità e fragilità; persone di cui l’amministrazione non si occupa».
Sonia Furci rintuzza
«Sono una mamma single che ha sempre lavorato e si è fatta carico dei problemi altrui e che, nonostante tutto, trova il tempo per una candidatura a vice sindaca a tempo pieno, mettendoci tutta me stessa come ho sempre fatto – conclude -. Ci sono oggi e continuerò a esserci dopo.
Speravo che gli attacchi personali di questo tipo non facessero parte della politica, evidentemente abbiamo raggiunto livelli veramente bassi».
(alessandro bianchet)
