Imprenditoria in lutto: addìo a Eugenio Salmin
Lo storico presidente di Confartigianato Valle d'Aosta e parrucchiere del capoluogo si è spento nel pomeriggio di oggi, dopo malattia. I funerali si terranno lunedì 17 settembre, alle ore 15, alla chiesa dell'Immacolata.
Se n’è andato nel pomeriggio di oggi, sabato 15 settembre, dopo lunga malattia Eugenio Salmin, classe 1939, storico presidente di Confartigianato Valle d’Aosta e titolare per 44 anni, insieme alla moglie Maria Pia, del negozio di parrucchiere Lady Chic, al quartiere Cogne, in via Colonnello Alessi prima e in via Monte Grivola poi, fino alla chiusura nel 2013.
Nel 2014, Salmin era stato anche eletto alla presidenza di Rete Imprese Valle d’Aosta, in un momento particolarmente delicato dell’associazionismo per le piccole e medie imprese.
Sportivo appassionato, era stato a lungo allenatore dell’Anpi Elter.
Da tempo era malato; aveva affrontato con coraggio la malattia e aveva continuato il suo impegno nell’associazionismo, a difesa delle piccole e medie imprese con Confartigianato, come aveva sempre fatto, nei tanti anni di presidenza o nel direttivo, distinguendosi per le sue doti di mediatore, ai tavoli di concertazione con questo o quell’altro ‘potere’ politico.
Eugenio e Maria Pia Salmin erano arrivati ad Aosta nel 1969; Maria Pia lavorava dallo storico parrucchiere del capoluogo Michele Vallacqua; aveva 15 anni e si trasferì alla fine degli anni ’50 a Torino dalle zie che avevano una scuola per acconciatori.
Proprio a Torino, l’incontro con Eugenio, veneto di nascita, che aveva un negozio di parrucchiere a Rivalta; nel 1961 rilevarono l’attività delle zie e otto anni dopo iniziò la loro avventura in terra valdostana.
Il negozio di parrucchiere Lady Chic è stato per quasi cinquant’anni un punto di riferimento per le signore del capoluogo e non solo; di lì sono passate decine di ragazze e ragazzi che grazie a Eugenio e Maria Pia hanno imparato il mestiere.
Nel marzo 2013, quando chiuse il negozio Lady Chic, Gazzetta Matin aveva dedicato un servizio all’attività di Eugenio e Maria Pia.
Ecco un piccolo passo di quell’intervista:
Eugenio, lei fa questo mestiere dal 1955, aveva 16 anni. Oggi l’hair stylist è un altro mestiere? «Bhè ci vorrebbe un libro per spiegare quanto e come è cambiata questa professione. Un paio di cose non sono cambiate: per fare questo mestiere ci vogliono la passione e ci vogliono tecnica e capacità. Non è solo il taglio o il colore, è saper far funzionare un salone, gestire un negozio, insegnare agli apprendisti. Da qui sono passate decine e decine di ragazze. Quando ho iniziato, il colore era il flacone A mescolato al flacone B; oggi il colore è una crema di bellezza, che, naturalmente ben lavorato, esalta il volto di una donna o di un uomo, sa dare armonia, rispettando il capello e l’ambiente. I prodotti sono testati, meno aggressivi. C’è stato un periodo in cui anche le donne alte un metro e mezzo diventavano altissime – dice divertito – cotonavamo, cotonavamo…, altri in cui le permanenti erano all’ordine del giorno. C’è stata poi una fase delle parrucche, una fase tabù per la permanente che via via è diventata un sostegno leggero ai capelli, con prodotti naturali che durano 5-6 settimane. E oggi? Oggi siamo in una fase più spigliata: c’è bisogno di un buon taglio, un buon colore, frutto di mèches, colpi di luce, quasi un sapiente gioco di colori. La donna o l’uomo deve essere in grado di pettinarsi ed essere in ordine in autonomia, non corre da noi tutti i giorni. Questo è il segreto di una ‘bella testa’. Parola di Eugenio».
Eugenio Salmin lascia la moglie Maria Pia, i figli Corrado, Mauro e Andrea e gli adorati nipoti Simone e Serena.
I funerali si terranno lunedì 17 settembre, alle 15, alla parrocchia dell’Immacolata, al quartiere Cogne.
Buon viaggio Eugenio.
Nelle foto, Eugenio Salmin (secondo da destra), durante una riunione di Confartigianato, a fianco dello storico direttore Aldo Zappaterra.
(c.t.)