Mistero sul futuro politico di Paolo Contoz
Interrotta in aula per ragioni di tempo la lunga riflessione, il consigliere indipendente nell'Uv si riserva di farne conoscere la fine domani mattina
Mistero sul futuro politico di Paolo Contoz. Addio alla politica (forse no) o una lunga riflessione? Contoz il mistero lo scioglierà domani. Così l’indipendente dell’Uv in Consiglio Valle nella sua dichiarazione prima che il tempo scadesse. «Sono stato appassionato di politica e in questa legislatura sono riuscito a entrare dalla finestra e ho trascorso parte dell’anno in minoranza e parte in maggioranza. Sono uscito, deluso, dalla Stella Alpina e ho scelto l’Union valdôtaine anche se a volte non ho condiviso la linea del movimento».
Le differenza
Si dice d’accordo Contoz con il taglio dei consiglieri e delle indennità e il mandato di due anni. Spiega: «quando volevo presentare mozioni in tal senso sono stato tacciato di populismo ma i populismi hanno portato un grillino a Roma con le mie stesse proposte. Ho accettato tutto senza fiatare». L’Union valdôtaine mi ha detto che mi riserva un posto nella sua lista. Il mio nome non è ancora stato ufficializzato ma io mi fido della parola data».
Le vicende
Ha proseguito: «sicuramente sono entrato nella peggiore legislatura. La Corte dei conti che interviene mi ha fatto riflettere. E’ diventato tutto troppo complicato senza contare l’antipolitica dilagante sui social media». Rincara: «Io che non faccio politica per professione e che ho lasciato parte dello stipendio in beneficenza non accetto che la gente dica ”siete tutti ladri”».
Cita poi «i cambi di casacca, gli abbandoni di Andrea Rosset, di Stefano Ferrero e Roberto Cognetta dell’Uvp e del M5S». Riflette: «Il blocco dei conti correnti mi ha fatto pensare ancora di più e tutta la voglia di fare politica mi è passata. Non mi sembra giusto mettere a rischio tutto quanto fatto dai miei familiari». Per la prossima legislatura prevede ancora litigiosità: «Non so se ne avre la forza; prenderanno piede M5S e Lega Nord. Vedo cinque anni di continui litigi quando i valdostani vogliono risposte. Da valdostano che crede nei valori e nell’autonomia mi auguro che vincano ancora gli autonomisti».
(danila chenal)