Giunta: rimborsi chilometrici agli operai forestali, la Regione ricorre
La Regione ricorrerà avverso la sentenza che riconosce il diritto ai rimborsi chilometrici a tre operai forestali, in virtù della loro assunzione con contratto di diritto privato, pur essendo alle dipendenze dell’amministrazione regionale. La sentenza di inizio maggio è stata depositata ieri, giovedì «e ricorreremo – spiega il presidente della Regione; a tal proposito, avevamo chiesto un parere interno ai nostri legali e un parere pro veritate (al professor Tosi, ndr) che aveva escluso la possibilità di prevedere indennità chilometriche agli operai forestali in quanto non è ammessa la disparità di trattamento tra il personale della medesima amministrazione regionale». A suffragare la posizione della regione, interverrebbe una sentenza del 2009, proprio del tribunale di Aosta che in tema di indennità di trasferta; «mai messo in discussione l’applicazione del contratto – ha precisato Rollandin – ma dobbiamo rispettare la normativa, laddove si parla dei vincoli della pubblica amministrazione in materia di assunzioni. E non è un segreto che l’accesso alla pubblica amministrazione è possibile esclusivamente tramite concorso. Un patto di natura privatistica segue altre norme». Rollandin si è detto infastidito per «la disinformazione e la voluta confusione tesa a creare ‘scandalo’ – ha detto. Rollandin ha poi definito «paradossale» l’ipotesi di stabilizzazione degli operai forestali, «parliamo di un contratto di tipo privatistico, la Regione segue la normativa, la Corte dei Conti opera i controlli necessari per accertare come vengono spesi i soldi pubblici. O si vince il concorso o nel comparto unico non si lavora».
(cinzia timpano)