Crisi di governo: minoranze disponibili al dialogo per arrivare alla mozione di sfiducia «costruttiva e condivisa»
Al «sì» del PD alla proposta d’incontro con UV e SA – al quale, dal sito dell’Union Valdôtaine, risponde un ottimista Ennio Pastoret, «quelque chose est en train de virer au positif» – è seguita in questo ore da una lunga «lettera agli eletti e ai movimenti» firmata da Alessia Favre e Luigi Bertschy (UVP), Piero Floris e Patrizia Morelli (Alpe), Fulvio Centoz e Raimondo Donzel (PD Sinistra VdA) e Roberto Cognetta e Stefano Ferrero (Movimento 5 Stelle).
Le forze di minoranza si dichiarano disponibili «ad aprire un serrato confronto, fondato sui contenuti del progetto politico della Renaissance, sulle priorità e urgenze di questi primi dieci mesi di legislatura, congiuntamente a quelle che proporranno l’UV e la Stella Alpina al fine di giungere alla redazione di una mozione di sfiducia costruttiva e condivisa» – scrivono i rappresentanti delle minoranze.
«Le forze di opposizione – scrivono – prendono atto di come – a 10 mesi dall’inizio di legislatura caratterizzata da un rapporto 18 a 17 e a più di un mese dal crollo della giunta regionale – a fronte dell’incapacità di UV e Stella Alpina a garantire la governabilità nonostante i vari e infruttuosi tentativi messi in campo, ci sia finalmente la presa di coscienza da parte della ex maggioranza che certi dossier – da sempre ignorati o gestiti in modo personalistico – oltre a esistere, necessitano obbligatoriamente di condivisione».
I firmatari della lunga missiva spedita al presidente dell’UV, di SA e ai gruppi consiliari di UV e SA rilevano «che si è comunque di fronte a una presa di coscienza – seppur tardiva – del fallimento del sistema, del metodo e del progetto politico proposto da UV e SA».
Tra i temi fondamentali oggetto della riflessione delle minoranze, le riforme, il patto di stabilità, la pianificazione dei fondi strutturali, i cantieri forestali e la casa da gioco di Saint-Vincent.
Nella foto, una parte dei consiglieri di minoranza.
(c.t.)