St-Marcel, sui lavori alla riserva ‘Les Iles’ indaga l’Autorità nazionale anticorruzione
Che qualcosa in quei lavori non andasse, lo si era capito da tempo, soprattutto considerando che il sequestro preventivo del cantiere operato il 9 ottobre scorso su disposizione del sostituto procuratore Pasquale Longarini continua a permanere tuttora. E sono ormai passati oltre tre mesi.
Stiamo parlando del progetto di «riqualificazione naturalistica e turistica» della riserva naturale ‘Les Iles’ di St-Marcel, opera a regia regionale – con base d’asta di poco inferiore al milione di euro a valere sui fondi del Programma operativo competitività regionale 2007-2013 FESR – che nel 2013 venne affidata in appalto al Consorzio Veneto Cooperativo di Venezia, lo stesso che all’inizio dell’estate scorsa salì suo malgrado agli onori della cronaca nazionale nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo del Mose.
Il sequestro preventivo disposto dalla Procura di Aosta su un terreno di circa 2.000 metri quadrati scattò perché fu scoperta una vera e propria discarica abusiva di materiale da cantiere tombato, in particolare blocchi di asfalto interrati nell’ambito delle attività di movimento terra.
Ma ora c’è di più, perché recentemente si è interessata ai lavori di «riqualificazione naturalistica e turistica» della riserva naturale valdostana – o meglio alle loro procedure di affidamento – anche l’Autorità nazionale anticorruzione dell’ex magistrato Raffaele Cantone.
Maggiori dettagli sul numero di Gazzetta Matin in edicola lunedì 12 gennaio 2015.
(pa.ba.)