Lavori su acquedotto di Valpelline: chiesti cinque rinvii a giudizio
Si tratta del sindaco di Ollomont Joël Creton, 42 anni, di Bruno Nex (58), di Doues, di Marco Magliano (38), di Aosta, di David Nex (38), di Doues, e di Ermanno Riva Rivot (53),
La procura di Aosta ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque persone indagate nell’inchiesta relativa ai lavori sull’acquedotto di Valpelline e di realizzazione degli impianti idroelettrici di Arpisson e Fouillou.
Gli imputati
Si tratta del sindaco di Ollomont Joël Creton, 42 anni, in qualità di direttore lavori, di Bruno Nex (58), di Doues, legale rappresentante della società committente (Ceab srl), del suo socio Marco Magliano (38), di Aosta, di David Nex (38), di Doues, legale rappresentante della società che ha realizzato materialmente i lavori (Alpiscavi srl), di Ermanno Riva Rivot (53), già vice-sindaco (2010-2013) e sindaco (2013-2015) di Valpelline.
I reati ipotizzati
I reati ipotizzati sono: tentato abuso d’ufficio (Riva Rivot), concorso in indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (Bruno Nex e Magliano), concorso in appropriazione indebita con abuso di prestazione d’opera, violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall’autorità amministrativa, violazione della normativa edilizia e paesaggistica (Creton, Bruno e David Nex), falso ideologico (Créton e Bruno Nex).
L’indagine è nata dalla segnalazione di presunte anomalie nella sostituzione di tubi ‘ammalorati’ dell’acquedotto comunale di Valpelline, eseguita da una società che parallelamente ha realizzato una centralina idroelettrica privata. Le indagini del Corpo forestale valdostano sono state coordinate dal pm Carlo Introvigne.