Crisi di governo: l’assessore di Sa Stefano Borrello si dimette
A comunicarlo è Stella Alpina che decreta la fine del governo Spelgatti a trazione leghista
Il governo Spelgatti perde un altro pezzo, la crisi è conclamata. Nel primo pomeriggio si è dimesso l’assessore alle Opere pubbliche Stefano Borrello. Lo rende noto Stella Alpina, il movimento ala quale appartiene. «Con le dimissioni di questa mattina in Consiglio Regionale è finito, anche nei fatti, il “Governo Spelgatti”». Sentenzia e motiva.
Consolidare il progetto autonomista
«La crisi, amministrativa e politica, ha portato Stella Alpina e le forze autonomiste a sentire la necessità di dare vita a un confronto politico. Stella Alpina auspica che si abbia, ora, la capacità di condividere, consolidare e concretizzare il progetto avviato per cercare una soluzione alla crisi identitaria, sociale ed economica che attanaglia la Valle d’Aosta. In tal senso, l’assessore Stefano Borrello e la commissione politica di Stella Alpina convengono sulla necessità di dimissionare dalle proprie responsabilità di governo».
L’abbandono dell’assessore fa seguito alle dimissioni del presidente della seconda commissione consiliare Affari generali del collega di partito Pierluigi Marquis.
In aula
Il capogruppo aveva dichiarato in aula. «Dopo le elezioni abbiamo creduto in un cambiamento, che però non si è concretizzato, in primis per una scarsa attitudine al confronto su tutti i temi affrontati, anche sulle decisioni più delicate. Gli impegni vanno onorati, e mi riferisco in particolare alla mozione approvata sulla casa da gioco: è la mortificazione del lavoro dell’aula, del ruolo del consigliere. Abbiamo peccato a livello organizzativo, che rappresenta la base per ottenere risultati: la macchina amministrativa ne ha risentito, ad esempio per il fatto che la Giunta si è riunita sempre in tutti i giorni della settimana».
«Ma noi non rinunciamo al cambiamento, ad una visione di lungo periodo, basata sulle esigenze della collettività e volta a salvaguardare le nostre prerogative. In Giunta va ricercata il più possibile l’unità di vedute: dati i problemi emersi, si sarebbe dovuto subito avviare riflessioni. La necessità oggi, più che mai, è trovare una soluzione non pasticciata, ma in grado di affrontare e risolvere i problemi dei valdostani. Se questo non sarà possibile, la parola torna agli elettori».