Mercato dell’auto in crisi, cassa integrazione alla Shiloh di Verrès
Economia & Lavoro
di Luca Mercanti  
il 25/02/2019

Mercato dell’auto in crisi, cassa integrazione alla Shiloh di Verrès

Il calo delle vendite delle auto si riflette sul mondo del lavoro. La Shiloh Industries di Verrès ha avviato la procedura per la cassa integrazione del personale.

«All’inizio di febbraio ha avuto luogo un incontro nella sede di Confindustria tra le organizzazioni sindacali e i vertici aziendali inerente alle problematiche sul calo produttivo, che ha determinato la richiesta  della cassaintegrazione – spiega il segretario generale Fiom Cgil Valle d’Aosta, Fabrizio Graziola -. Questa situazione è dovuta alla forte contrazione del  mercato dell’auto in Europa».

Calo di vendite del 20%

A partire dallo scorso autunno il calo delle vendite è nell’ordine del 20%. Questo calo è ancora più marcato per FCA che è il maggiore cliente della Shiloh.

«In seguito all’incontro con i vertici aziendali – ancora Graziola -, le organizzazioni sindacali hanno indetto una tornata di assemblee in azienda per spiegare ai lavoratori la situazione produttiva e su come sarà gestito il periodo di cassa integrazione. I vertici Shiloh si sono presi l’impegno di informare puntualmente i rappresentanti sindacali, fornendo loro i dati sullo smaltimento delle ferie residue e sulle ore di cassa integrazione, in modo che tutti i lavoratori esauriscano le ferie residue e utilizzino tutti allo stesso modo la cassa integrazione».

L’americana Shiloh

Shiloh Industries è uno dei leder mondiali di forniture leggere per automobili con sedi oltre che in Nord America anche nel Nord Europa e in Asia. La società americana aveva acquisito l’8 febbraio 2018 la Brabant Alucast Facilities (già ex Meridian). L’azienda verrezziese contava allora 180 dipendenti (una parte anche lavoratori interinali) ed è specializzata nella realizzazione di telai in alluminio e magnesio per il settore automobilistico.

La società americana è quotata al Nasdaq. La notizia dell’acquisizione era stata accolta con ottimismo in bassa Valle, visto che negli ultimi dieci anni l’azienda verrezziese aveva cambiato diversi amministratori delegati, rimanendo comunque uno dei maggiori centri di occupazione.

(re.newsvda.it)

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