Genitori Separati: «Aosta ha dimenticato Sonatore, il padre che si diede fuoco perchè non poteva vedere la figlia»
L'Associazione Genitori Separati per la tutela dei minori ricorda la morte di Antonio Sonatore che il 7 aprile di 27 anni fa, si diede fuoco davanti al tribunale di Aosta
Genitori Separati: «Aosta ha dimenticato Sonatore, il padre che si diede fuoco perchè non poteva vedere la figlia»
27 anni fa, il 7 aprile 1996, Antonio Sonatore, insegnante e psicologo, si dava fuoco davanti al tribunale di Aosta per protestare – come recitava il cartello che portava – «contro l’ingiustizia di una giustizia che costringe un padre a vivere separato dalla figlia».
Due giorni dopo, Antonio Sonatore morì.
Aosta ha dimenticato Sonatore
Lo ricorda l’Associazione Genitori Separati per la tutela dei minori ricordando la vasta eco nazionale di quel gesto estremo, ma ribadendo con amarezza che la nostra regione sembra aver dimenticato quell’episodio.
«Quel giorno è diventato il Giorno della memoria dei genitori estromessi dalla vita dei propri figli, tranne che ad Aosta, come se quel giorno fosse il giorno della vergogna, un giorno da dimenticare» scrive l’Associazione in una nota.
«Certamente è il giorno della vergogna, ma per coloro che a quel padre hanno negato il diritto genitoriale di frequentare la figlia – scrive il presidente dell’Associazione Genitori Separati Ubaldo Valentini. Il figlio è l’essenza della vita dell’uomo.
Il dolore e la vergogna affliggono il cuore e l’animo del giusto, ma purtroppo, non quello del cattivo».
In Valle record di suicidi
Secondo l’Associazione, la Valle d’Aosta è la regione italiana dove avvengono numerosi suicidi di padri separati ai quali è negato il diritto di svolgere l’inalienabile ruolo genitoriale , ridotti alla povertà e che sperimentano sulla loro pelle l’abbandono delle istituzioni.
Giustizia e pari opportunità genitoriali
«Il 7 aprile è un giorno importante per tutti i genitori non più conviventi, poichè un padre, per la prima volta in difesa della figlia minorenne, con un gesto estremo, ha denunciato l’ingiustizia della giustizia – scrive Valentini -. Sonatore chiese più giustizia, equità e rispetto alle pari opportunità genitoriali.
Ha ribadito alle istituzioni il dovere di perseguire, senza timori o discriminazioni, il genitore che non rispetta le disposizioni del tribunale e che non rispetta le disposizioni del tribunale, estromettendo i figli dalla vita del genitore non locatario».
Diritti per tutti i genitori
«Le istituzioni dovrebbero senza se e senza ma tutelare i minori e garantire le pari opportunità genitoriali.
Sui minori non si usano strategie di convenienza personale, ma si pretende il rispetto del diritto, per non ingannare i genitori impotenti e i loro figli indifesi.
Questo diritto va preteso non solo da parte dei genitori separati dai propri figli ma dalla società intera, se vuole tutelare il proprio futuro che sarà gestito proprio dai minori di oggi» – conclude il presidente dell’Associazione Genitori Separati.
Nella foto in alto, un momento della commemorazione in ricordo di Antonio Sonatore, dieci anni fa, davanti al tribunale di Aosta.
(re.aostanews.it)