Il Consiglio Valle accoglie la mozione di Forza Italia su verifica degli stipendi delle partecipate
Il consigliere Mauro Baccega non ha dubbi: «Bisogna aumentare gli stipendi medi!», la mozione che impegna a una verifica sulle buste paga dei dipendenti delle partecipate e controllate è accolta
Stipendi netti e lordi dei dipendenti delle società partecipate e controllate dalla Regione saranno oggetto di verifica da parte della Commissione competente.
Lo ha stabilito il Consiglio regionale approvando all’unanimità la mozione illustrata dal consigliere Mauro Baccega (Forza Italia) su “Ricognizione e verifica degli stipendi dei dipendenti delle società partecipate e controllate dalla Regione”.
«Bisogna aumentare gli stipendi medi di società partecipate e controllate» sostiene il consigliere Baccega.
Il consigliere, citando un incontro organizzato dalla Chambre Valdôtaine, ricorda come sia emerso che «la Valle d’Aosta è la peggiore in Italia per la crescita delle retribuzioni, e già l’Italia è la peggiore nell’Eurozona, questo fa della Valle d’Aosta la regione peggiore in Europa».
Baccega si è chiesto cosa succede nel pubblico e perché nella nostra regione ci sia una forte preclusione ai contratti integrativi, cosa che si traduce spesso in un «esodo, soprattutto nella Sanità, verso altre regioni di chi lavora nel pubblico o nelle partecipate».
Il consigliere evidenzia come a parità di mansioni, ci siano differenze di stipendio abbastanza significative, «chiediamo di fare una verifica approfondita per fare ragionamenti insieme, su stipendi netti e lordi dei dipendenti delle società partecipate e controllate della Regione e presentarla in Commissione competente per approfondimenti».
Accoglimento della mozione
Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ricorda come il governo stia lavorando con «attenzione e impegno per affrontare in maniera coordinata una priorità: dare una ricompensa dignitosa a chi lavora e farlo collegialmente, dove l’amministrazione può intervenire».
«Nonostante la carenza, non c’è la corsa all’impiego pubblico – dice il presidente -. È un percorso di crescita che dovremo affrontare collegialmente per intervenire nella maniera più opportuna come già successo in passato sulla questione del personale medico.»
«Accogliamo questa richiesta di fare indagine puntuale, a livello statistico può essere passaggio importante – aggiunge Testolin – chiediamo solo emendare “a presentare” alla commissione con “fornire alla commissione” perché i commissari possano fare una valutazione e sviluppare eventuale discussione in merito».
(e.d.)