Aosta: Nuti, «70% delle attività del Pnrr completate, lavoro efficiente»
Nel Consiglio "svuotato" per la presenza di una sola mozione della minoranza, il sindaco traccia lo stato dell'arte dei lavori legati ai finanziamenti Pnrr: su 32.8 milioni di euro di opere, il Comune ne aggiunge poco meno di 7. Il maneggio riconosciuto di interesse regionale
«Siamo al 70% di attività svolte, un dato che rispecchia un lavoro decisamente efficiente». Nel consiglio comunale “svuotato” per la presenza di una sola mozione da parte delle minoranze, il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, ne approfitta per fare il punto della situazione sul Pnrr nel capoluogo.
Il totale dei lavori parla di 32.8 milioni di euro, con poco meno di 7 milioni di euro di aggiunte da parte del Comune per coprire le maggiori spese, legate all’aumento dei prezzi e delle lavorazioni.
Aosta e il Pnrr
Il Pnrr sul Comune di Aosta si traduce in un totale di 27 progetti, di cui 6 conclusi, 13 in esecuzione, 7 in fase di progettazione (di cui 2 praticamente terminate) e di un lavoro non finanziato.
Questo si traduce in un 22% di lavori conclusi, 48% in fase di esecuzione, 26% in progettazione e 4% non finanziati.
«Possiamo dire di essere al 70% delle attività svolte – spiega il sindaco Gianni Nuti -. E possiamo considerare l’andamento piuttosto efficiente. Il Consiglio è stato reso edotto fin dall’inizio sullo stato dell’arte, ma ora vogliamo anche far capire il nostro massiccio intervento economico per portare a termine i lavori».
I lavori conclusi
Ed ecco partire la sequela di dati e cifre, a cominciare dai lavori già portati a casa.
Primo tra tutti, l’efficientamento del Teatro Giacosa, per un valore di 588.300 euro, di 288.300 euro a carico del Comune.
Il rifacimento dell’impianto anticendio della Scuola Cerlogne è costato 65 mila euro, di cui 28 mila a carico dell’amministrazione.
151 mila euro sono invece stati sborsati da piazza Chanoux per la manutenzione straordinaria della passerella sulla Dora (collegamento tra Montfleury e area verde di Gressan per intenderci), il cui totale dei lavori ammonta a 287 mila euro.
Altri 65 mila euro sono stati investiti per l’adeguamento antincendio della palestra di via Volontari del Sangue (7 mila euro a carico del Comune) e altri 65 mila per l’adeguamento dell’autorimessa comunale di Pont Suaz (10 mila euro comunali).
L’ultimo intervento concluso riguarda invece la sostituzione dei serramenti obsoleti del Palazzo municiapale, per una cifra complessiva di 137.184,65 euro, di cui 7.184 euro messi dall’amministrazione.
In esecuzione e progettazione
Per quanto riguarda i lavori in esecuzione, la parte del leone è giocata dal Quartiere Dora.
In particolare, la realizzazione dell’asilo nido, in piazza Battaglione Cervino, costerà 1.2 milioni di euro, di cui 609 mila euro messi dal Comune.
Discorso simile per l’ampliamento della scuola per creare lo spazio della nuova mensa: 1.3 milioni di euro, di cui 717 mila cofinanziati dal Comune.
Il progetto di rigenerazione urbana del Quartiere Dora è sicuramente uno dei capitoli più onerosi, con molte operazioni che sono già state avviate «ma tutte sono state aggiudicate e sono partite in tempi molto rapidi» evidenzia il primo cittadino.
La realizzazione del parco e della pista pedonale costeranno 1.7 milioni di euro, di 162 mila in carico al Comune.
Cifre ben più elevate per le autorimesse interrate. «Abbiamo iniziato lo smantellamento di queste bellissime opere in lamiera e amianto» commenta ironicamente il primo cittadino, parlando di un’operazione da 4.7 milioni, di cui 1,846 milioni in carico a piazza Chanoux.
Per la rotatoria in via Valli Valdostane, su 1.6 milioni di intervento, il Comune ne ha messi 426 mila, mentre per la pista ciclabile a sud del Quartiere e per la strada di collegamento tra via Page e via Lavoratori Vittime del Col du Mont, su 6.2 milioni di interventi, il Comune ne ha stanziati 1,05.
Tra i lavori in avvio, poi, ci sono i 147 mila euro per il parco fotovoltaico sulla Scuola Ramires (147 mila euro, 130 mila comunali) e per il parco sull’officina del Pont Suaz, con progetto esecutivo da approvare (130 mila euro finanziati).
Per la realizzazione del nuovo centro del riuso (spesa di circa 500 mila euro) a carico del Comune ci saranno circa 100 mila euro, mentre per la casa domotica nel condominio Doravidi (1.2 milioni), da piazza Chanoux arriveranno circa 700 mila euro.
Gli stanziamenti diventeranno539 mila per la Stazione di posta e il centro servizi (lavori da affidare, per un totale di 1.4 milioni).
Quartiere Cogne
A tutto questo si aggiunge il progetto PinQua per il Quaritere Cogne.
«Tranne un lotto andato deserto, siamo riusciti ad affidare tutti gli appalti entro fine dicembre – sottolinea Gianni Nuti -. Visto che si tratta di una decina di appalti, che potranno andare avanti contestualmente, contiamo di iniziare i lavori a breve».
Digitalizzazione
Alto capitolo è quello della digitalizzazione.
Tra i servizi evidenziati dal primo cittadino, il miglioramento importante legato al centralino (con le linee passate da 2 a 6) e il servizio del facilitatore digitale.
Con il primo, a regime da metà ottobre, il tempo medio di attesa è crollato a 9 secondi per il centralino e 18 secondi per le prenotazioni. E questo su un totale di circa 5.000 chiamate, di cui un centinaio perse.
Per quanto concerne, invece, il facilitatore digitale, il Comune ha dedicato postazioni in presenza all’AmicoInComune, per un totale di 36 ore di servizio, cui si vanno ad aggiungere le ore in presenza nelle biblioteche del Quartiere Dora e di viale Europa.
«Questo servizio aiuta anche chi non ha effettuato prenotazioni – conclude il sindaco -. Abbiamo avuto già 322 utenti, di cui 40 con prenotazione e circa 5 al giorno senza».
Il maneggio
Nelle comunicazioni in apertura di consiglio comunale, trova spazio anche una bella novità legata all’annoso problema del maneggio di regione Tzamberlet, che tanto a cuore sta in particolare al vice presidente Renato Favre.
«La struttura è stata riconosciuta di rilevanza regionale – esclama ancora Nuti -. Per questo sarà garantito un confinanziamento della spesa complessiva. Analizzando poi il rendiconto, confidiamo di poter procedere con il nostro stanziamento e dare avvio all’iter».
La struttura sarà in gran parte pre-fabbricata.
«E per questo potrebbe vedere la luce in tempi ragionevoli – conclude ancora il primo cittadino -. Contribuirà sicuramente a riqualificare un’area abbandonata. Con il nuovo palaghiaccio e il termine del secondo lotto dei lavori al Palaindoor, contiamo di restituire agli aostani una cittadella dello sport completamente rinnovata».
(al.bi.)