Sen. Usa Shaheen: c’è risposta alleati Nato appello Trump su spesa
Milano, 30 apr. (askanews) – “Il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha giustamente chiesto agli europei di contribuire maggiormente alla sicurezza europea e vediamo gli alleati della NATO rispondere a tale appello”. Ma proprio per questo, “gli europei meritano di avere voce in capitolo nella risoluzione di questa guerra, che è fondamentale per la loro sicurezza e la nostra. Affinché un accordo sia duraturo, è necessario il sostegno dell’Ucraina, dell’Europa e del Congresso. Deve anche fungere da deterrente per la Russia. Ciò che è stato proposto, a quanto pare, fallisce ciascuno di questi test e sembra servire solo il Cremlino”. Così la senatrice statunitense democratica Jeanne Shaheen (New Hampshire), membro di spicco della Commissione per gli affari esteri del Senato americano. “Affrettarsi a concludere un accordo debole servirà solo gli interessi del Cremlino e provocherà futuri conflitti sia in Ucraina che in tutto il mondo. Dobbiamo garantire che l’Ucraina abbia le risorse, le armi e il supporto necessari per portare finalmente la Russia al tavolo dei negoziati per una pace duratura”.
Shaheen aggiunge inoltre: “Ho cercato di dare al Presidente Trump lo spazio necessario per negoziare una pace giusta e duratura in Ucraina, un obiettivo che entrambi condividiamo. Tuttavia, il Presidente Trump e il suo team hanno gestito questi negoziati in modo fatalmente sbagliato, offrendo concessioni alla Russia su concessioni, sprecando la nostra influenza e frammentando il fronte unito con i nostri alleati, fondamentale per porre fine a questa guerra. Nessuno più del popolo ucraino desidera che questo spargimento di sangue finisca. Per questo motivo gli ucraini hanno immediatamente accettato ogni cessate il fuoco proposto dall’amministrazione, solo per vedere Vladimir Putin imporre ulteriori condizioni, violare ogni cessate il fuoco negoziato e aumentare il bilancio delle vittime in questa sanguinosa guerra. Annunciando cessate il fuoco alle proprie condizioni e tenendo Trump a bada, Putin sta prendendo tempo, in un momento in cui dobbiamo giocare con le nostre forze. Il modo in cui garantiamo la pace è importante. Il Presidente Putin ha dimostrato più e più volte che se gli si concede un centimetro, si prende un miglio” ha detto la senatrice.
“Alcuni elementi della proposta – ha aggiunto – in particolare il riconoscimento de jure del controllo russo sulla Crimea occupata, rappresenterebbero un’improvvisa inversione di rotta rispetto alla politica statunitense di lunga data, al consenso bipartisan del Congresso e persino alla posizione della prima amministrazione Trump. Non possiamo dimenticare che Vladimir Putin ha preso la Crimea con la forza bruta nel 2014 e non ha mai risposto delle atrocità che vi ha commesso. Riconoscere l’annessione illegale della Crimea da parte della Russia significherebbe invitare Mosca e Pechino a ulteriori aggressioni, entrambe con ambizioni territoriali nei confronti dei propri vicini. Non dovremmo dimenticare una lezione fondamentale della Seconda Guerra Mondiale: premiare l’aggressione non funziona”.