Cas-Cva: siglato il primo contratto di Energy release in Valle, per l’acciaieria energia a prezzi calmierati
L'accordo prevede la fornitura di 272 GWhh di energia green da Cva alla Cogne Acciai Speciali: in cambio, l'acciaieria restituirà il costo in 20 anni, installando quattro impianti fotovoltaici in Sicilia
Calmierare i prezzi dell’energia, arrivare in maniera alternativa al disaccoppiamento del prezzo delle fonti rinnovabili rispetto a quello del gas e fare un passo deciso verso la decarbonizzazione. In estrema sintesi sono queste le ricadute del primo contratto di energy release siglato in Valle d’Aosta (presentato oggi nella sede di Confindustria VdA) e che vede protagonisti il Gruppo Cva e Cogne Acciai Speciali.
Energy release: accordo tra Cva e Cogne Acciai Speciali
Il contratto, primo passo del protocollo d’intesa siglato a dicembre dalle due maggiori aziende valdostane, sfrutta una misura introdotta dal Ministero dell’Ambiente, che punta a fornire ai circa 5.700 soggetti energivori italiani, energia green a prezzi calmierati, per un totale di 24 TWh, per il massimo di un terzo (34%) del fabbisogno.
In sostanza, l’accordo prevede che la Cogne Acciai Speciali chieda l’anticipazione di 272.075 MWh di energia elettrica (per 36 mesi), da restituire poi in 20 anni, attraverso l’installazione di nuovi impianti rinnovabili, che saranno in capo a Cva.
In particolare, la partecipata rossonera provvederà alla realizzazione di quattro nuovi impianti fotovoltaici in Sicilia, con potenza complessiva di oltre 20 MW e una produzione di 593.600 MW.
Questi entrerebbero in funzione nel 2026.
Energy release: i vantaggi per Cogne Acciai Speciali
In dettaglio, con questo accordo, l’acciaieria valdostana riceverà 272 GWh «un terzo dei nostri consumi nei tre anni», per andare con l’ad Massimiliano Burelli, al costo di 65 euro al MWh, invece dei circa 105 euro al MWh dell’attuale prezzo unico nazionale.
«È come se per tre anni pagassimo due terzi della bolletta» spiega ancora Burelli, mentre per Cva «ci sarà una corretta remunerazione dei nostri interessi, con un guadagno giusto per il nostro azionista» specifica l’amministratore delegato di Cva, Giuseppe Argirò.
Il presidente di Cva: «Realtà pioniere»
«L’unione fa la forza» esclama il presidente di Cva, Marco Cantamessa nel commentare la sottoscrizione del contratto.
«È noto a tutti che l’Italia abbia problemi di competitività legati ai prezzi dell’energia – evidenzia Cantamessa -. L’Energy release, in questo senso, è uno degli strumenti più concreti e noi siamo realtà pioniere, arrivando a coniugare competitività, sviluppo industriale e occupazione».
Questo passo, evidenzia ancora Marco Cantamessa, «contribuirà alla stabilizzazione dei prezzi dell’energia – spiega -. Noi otteniamo un ritorno economico importante e questo spiega la nostra scelta di operare anche fuori regione. Inoltre, è un passo concreto per arrivare al tanto agognato disaccoppiamento dei prezzi dell’energia sostenibile da quello del gas».
Argirò: «Occasione storica»
L’ad di Cva, Giuseppe Argirò, ripercorre i criteri del bando nazionale, «pensato per avere un approvvigionamento a prezzi più competitivi – ricorda -. La condizione è produrre energia da fonte rinnovabile, così da accelerare anche la transizione energetica. Questa è un’occasione storica per Cva, che può così consolidare il rapporto con il soggetto elettrivoro più importante della Regione».
Argirò va oltre.
«Oggi, il mercato pretende approvvigionamenti di acciaio prodotto da energia green – aggiunge – e questo strumento apre una grande opportunità. Per ora, copriremo il 34% del fabbisogno, sperando che lo Stato aumenti la copertura prevista di 24 TWh, che ci consentirebbe di canalizzare un ulteriore quantitativo di energia».
Primo passo concreto del protocollo d’intesa, per Cva potrebbe essere un unicum a certe condizioni.
«L’accordo prevede una giusta e corretta remunerazione, ma spinge al massimo la nostra produttività – illustra Argirò -. Essendo noi azienda pubblica ed essendo la Cogne Acciai Speciali così importante, l’operazione contiene risvolti sociali e occupazionali importanti. Chiaro che non potremmo probabilmente agire allo stesso modo con aziende di fuori Valle».
Burelli (CAS): «Siamo il partito del fare»
Etichetta Cva e Cogne Acciai Speciali come il «partito del fare» l’amministratore delegato dell’acciaieria, Massimiliano Burelli.
«Tanti fanno proclami, noi concretizziamo in pochi mesi qualcosa di importante – esordisce -. Cogne opera con un panel di clienti di altissimo livello, che pagano un prodotto di alta qualità e pretendono acciaio con un processo produttivo decarbonizzato».
Questo è solo un primo tassello della collaborazione con Cva.
«Abbiamo in mente tante iniziative per la riduzione dei consumi e lo sviluppo dell’energia green con Cva – conclude Burelli -. Ma questo tassello ci permette, intanto, di portare a casa energia a un terzo del prezzo. Potremo giocare quasi alla pari con i competitor europei, aumentando peraltro l’alimentazione a energia green».
(alessandro bianchet)