5000 Genomi VdA: il logo del progetto sarà firmato da Samuele Buffa
Il giovane designer della comunicazione è il vincitore del concorso 'Lascia la tua impronta'; per il suo lavoro creativo, si è ispirato al doppio filamento del DNA
5000 Genomi VdA: il logo del progetto sarà firmato da Samuele Buffa.
Un’iniziativa online tra arte e scienza, un mix perfetto che ha preso vita giovedì 26 novembre dalle 17:30, nel “DNArte: Genomic Happy Hour”, ideato da 5000genomi@VdA per celebrare la Notte Europea dei Ricercatori 2020.
Svoltosi interamente in streaming gratuito, sulla piattaforma della biblioteca regionale di Aosta, l’evento è stato suddiviso in due parti: alle 17:30 sono stati presentati i finalisti e il vincitore del concorso “Lascia la tua impronta”, indetto per coinvolgere i giovani valdostani, tra i 14 e i 24 anni di età, nell’ideazione dell’identità grafica di 500genomi@VdA.
Nella seconda parte, invece, è stata introdotta la conferenza divulgativa sullo studio del genoma.
La giuria, composta da Concetta Lattanzio, Direttore Comunicazione Immagine e CSR, Luca Caridà, Responsabile ufficio divulgazione scientifica e produzioni digitali di IIT e Valeria Delle Cave, Ufficio Stampa estero IIT e Comunicazione dei progetti competitivi, ha scelto i tre vincitori «per il loro apporto innovativo e la capacità di unire caratteristiche distintive del territorio valdostano».
Andrea Bernagozzi, ricercatore dell’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta e referente della comunicazione, si dice molto soddisfatto: «La qualità e il numero di proposte pervenute ci hanno sorpreso, anche per la complessità del momento in cui tutti stiamo operando».
I premi sono stati virtualmente consegnati da Giuseppe Sajeva, Direttore di R&D e Jean-Marc Christille, direttore di OAVdA, i due enti che contribuiscono alla parte tecnologica del progetto.
«Sono rimasto stupito e mi sono piaciute davvero tante delle elaborazioni pervenuteci.
La Valle d’Aosta ha un grande potenziale e sono sicuro che tutti i ragazzi che hanno aderito all’iniziativa potranno sviluppare ottimi contenuti» – ha spiegato il direttore di OAVdA Jean-Marc Christille.
Lascia la tua impronta: i vincitori
Terza classificata Alice Abruzzino, 21enne studentessa di Design della Comunicazione, che ha ricevuto come premio 5 volumi offerti dalla Libreria A la Page di Aosta.
«Ho cercato di utilizzare tutti gli elementi richiesti con al centro il DNA, inserito nel codice binario e racchiuso nella raffigurazione del profilo montano che caratterizza la Valle d’Aosta».
La seconda classificata è Silvia Pandolfini, studentessa del Liceo Artistico di Aosta, che ha ricevuto 1 biglietto per una visita guidata notturna per due persone all’Osservatorio Astronomico regionale.
Primo classificato è Samuele Buffa, designer della comunicazione, che ringrazia tutti e si porta a casa una bici pieghevole, una visita al Data Center e l’invito all’inaugurazione di CMP3VDA.
«Sono molto soddisfatto della vittoria. Il mio logo prende ispirazione dal doppio filamento del DNA».
«Vedere i ragazzi che si impegnano è un segno di speranza per noi. Si sono messi in gioco e hanno dimostrato di avere grandi qualità» – ha concluso il ricercatore Andrea Bernagozzi.
La conferenza: la medicina del futuro in Valle d’Aosta
Dopo la premiazione, ha avuto luogo la conferenza basata sull’aspetto scientifico del progetto, “La medicina del futuro in Valle d’Aosta”, un dialogo tra la moderatrice Nicla Panciera, giornalista scientifica, Stefano Gustincich, vice-direttore del “Technologies for Life Science” e Andrea Cavalli, vice-direttore della “Computational Sciences” di IIT.
«La Valle d’Aosta ha bisogno di nuove infrastrutture, aspetto fondamentale del nostro progetto dato che stiamo costruendo una Biobanca e Laboratori di Biologia Molecolare al Parini e altri spazi alla Pépinière.
E’ necessario agire sul processo di approccio al problema, con una partecipazione attiva della popolazione valdostana.
L’obiettivo a medio termine è di analizzare i genomi delle cellule tumorali all’interno dei nostri laboratori» – spiega Stefano Gustincich, referente scientifico del progetto.
La digitalizzazione del Paese è fondamentale, dobbiamo creare infrastrutture digitali per la Valle d’Aosta in ambito sanitario.
Per farlo avremo a disposizione collegamenti di rete veloci, pc con alta capacità di conservazione del dato e un cluster di calcolo ad alta prestazione».
«La rivoluzione 4.0 esiste anche in sanità e consiste nell’utilizzo dei dati per il miglioramento di un processo, quei dati contenuti nel fascicolo sanitario elettronico che verranno utilizzati per la prevenzione e per poter identificare la variante genetica che permette di suggerire i migliori trattamenti farmacologici, per esempio, per le malattie oncologiche.
I dati hanno un valore immenso per prevenire le malattie e curare meglio le persone.
Tutto quello che verrà utilizzato sarà protetto, anonimo e rispetterà le norme sulla privacy vigenti in materia.
La ricerca farmaceutica non deve più essere demandata a paesi come USA e Germania, ma deve avvenire in Italia, per scoprire le peculiarità che riguardano il nostro territorio» – è il pensiero riassunto del secondo referente di progetto Andrea Cavalli.
Nella foto in alto, un momento della premiazione dei giovani creativi che hanno partecipato al concorso ‘Lascia un’impronta’.
(rossella scalise)