Festa della Repubblica, Aosta: consegnate sette onorificenze (VIDEO)
Il presidente della Regione, Erik Lavevaz: "dialogo tra Costituzione e Statuto speciale base della nostra democrazia"
Festa della Repubblica, Aosta: consegnate sette onorificenze. La cerimonia si è tenuta questa mattina, 2 giugno, nel salone “Maria Ida Viglino” di palazzo regionale.
La cerimonia, alla quale hanno partecipato le autorità locali, è stata trasmessa in diretta streaming. Al termine, la Banda municipale di Aosta, diretta dal Maestro Rocco Papalia, ha eseguito nella piazza Deffeyes gli inni ‘Montagnes Valdotaines’ e ‘Il canto degli Italiani’.
Le onorificenze
Il presidente della Regione, Erik Lavevaz, nelle sue funzioni prefettizie ha consegnato il riconoscimento di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana conferito dal Presidente della Repubblica, a:
- Massimo Di Benedetto, direttore della Struttura Analisi Cliniche e Microbiologia dell’Azienda USL Valle d’Aosta
- Alessandra Grazia Ferraro, caporedattrice della TGR RAI Valle d’Aosta
- Gerardo Gallo, direttore del Patronato Acli di Aosta
- Claudio Gorzegno, sottufficiale della Marina Militare italiana
- Maurizio Lanivi, coordinatore regionale dei volontari della Protezione civile
- Giuseppe Carmine Mandia, medico della Polizia di Stato
- Vincenzo Russo, comandante della Stazione Carabinieri di Verrès
“La preziosa prerogativa di consegnare questi titoli – ha evidenziato il presidente della Regione Erik Lavevaz – mi è data dalle attribuzioni prefettizie che accompagnano la carica di Presidente della Regione in Valle d’Aosta. Quest’occasione è infatti una delle più preziose per cogliere il senso di questa coincidenza tra i due ruoli: il rappresentante del Governo nazionale in Valle d’Aosta è un cittadino valdostano, eletto dal popolo per sottolineare questo senso di appartenenza, questa unione nella diversità che è l’essenza stessa dell’Italia”.
Secondo Lavevaz “la scelta della Repubblica, allora come oggi, significa questo: è la scelta dell’impegno, della presa in carico reciproca, dell’appello alla responsabilità e al rispetto delle regole comuni. Regole che poi sono diventate la nostra Costituzione e il nostro Statuto speciale, in un dialogo che è alla base della democrazia”.
(l.m.)