Festa del Lardo d’Arnad, l’appuntamento slitta al 2024
Lo comunica Ivo Joly, nuovo presidente dell'associazione Lo Doil, organizzatrice della Festa del Lardo che richiamava, fino al 2019, oltre 50 mila persone
Salta anche quest’anno, il quarto consecutivo, la Festa del Lardo d’Arnad, la sagra più grossa e importante dell’estate valdostana, capace di richiamare a fine agosto, fino al 2019, oltre 50 mila visitatori.
Lo comunica Ivo Joly, neo presidente del comitato Lo Doil, organizzatrice della manifestazione.
In una nota il comitato comunica il rinnovo del direttivo e l’impegno a mettersi al lavoro per la 51ª edizione della Festa, che prevede «un intervento importante delle amministrazioni, in particolare di quella regionale con dei bandi specifici per questo tipo di attività».
«Purtroppo l’amministrazione regionale per quest’anno, visto anche la tardiva scelta di riproporre la manifestazione non riesce a garantire un finanziamento in quanto l’apertura dei bandi relativi sara solo in autunno» scrive il comitato.
«Pertanto la 51ª edizione della Festa del Valle d’Aosta Lard d’Arnad Dop, non si svolgerà nel 2023 ma è programmata per il 2024 nelle giornate dal 21 al 25 agosto 2024».
Anche quest’anno dunque gli appassionati dell’insaccato arnayota rimarranno a bocca asciutta.
«Sarà cura del comitato prodigarsi per ritrovare per il 2024 risorse economiche per la buona riuscita della manifestazione e per il coinvolgimento dei volontari che da sempre permettono il successo di cui tutti siamo partecipi» conclude la nota.
Il nuovo consiglio direttivo
È Ivo Joly il nuovo presidente del comitato Lo Doil.
Già presidente della cooperativa La Kiuva, e membro del comitato da anni, Joly, che aveva prima fatto un passo indietro per lasciare spazio a eventuali nuove forze e idee, ha poi deciso di dare la sua disponibilità per ricoprire la carica.
«Dopo che Lorenzo Borettaz, presidente storico de Lo Doil, ha lasciato abbiamo temporeggiato un po’ perché nessuno voleva prendersi quella responsabilità» spiega Joly.
«Per far parte del direttivo le disponibilità c’erano, ma nessuno voleva fare il presidente».
Dopo due anni di stop per il Covid, infatti, la festa lo scorso anno si era fermata per questioni di natura organizzativa e «la costituzione di un nuovo assetto direttivo per l’associazione Lo Doil, a partire dalla ricerca del nuovo presidente», scriveva Lo Doil sui social.
Il nuovo assetto è stato finalmente trovato recentemente.
Il direttivo è formato dal presidente Ivo Joly, dagli uscenti Simone Baudin, Marco Challancin e i nuovi Normino Challancin e Ethel Bonin.
«L’associazione, che riunisce anche i produttori espositori si è riunita per fare il punto, comunicare il nuovo assetto anche ai volontari, ma non avendo avuto garanzie da parte dell’amministrazione regionale sui contributi per sostenere un impegno economico considerevole che una festa di questo tipo comporta, abbiamo deciso di aspettare ancora» spiega ancora Joly.
L’obiettivo del comitato è riproporre la festa così come i visitatori la conoscono, «non possiamo permetterci di fare brutte figure e faremo tutto lo sforzo possibile per tornare il prossimo anno all’altezza delle aspettative, chiedendo come sempre il supporto dei volontari, perché senza di loro non si farebbe nulla» dice il presidente.
«Chi ha già partecipato e decide di tornare si aspetta quella festa e noi quella vogliamo riproporre» conclude Joly.
(erika david)