Caveri a Mattarella: «Presidente, la aspettiamo in Valle d’Aosta»
L'assessore Luciano Caveri stringe la mano al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
ATTUALITA'
di Cinzia Timpano  
il 05/12/2023

Caveri a Mattarella: «Presidente, la aspettiamo in Valle d’Aosta»

L'assessore alle Politiche nazionali per la montagna ha partecipato ieri a un convegno dell'Uncem e ha poi incontrato il Presidente della Repubblica

Caveri a Mattarella: «Presidente, la aspettiamo in Valle d’Aosta».

La montagna come patrimonio di vita civica.

Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri, nella Capitale, durante un incontro al Quirinale, in occasione della Conferenza delle Regioni.

L’assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna, Luciano Caveri, ha incontrato il presidente della Repubblica, nella sua veste di coordinatore della Montagna per la Conferenza delle Regioni.

L’assessore era insieme a una rappresentanza dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, guidata dal presidente Marco Bussone, dopo aver partecipato a un convegno per i 70 anni dell’associazione.

È stata l’occasione per fare il punto su diversi dossier, secondo quanto riferito dall’assessore Caveri: «dalla nuova legge sulla montagna al Fondo Montagna, dal PNRR ai fondi europei, dal cambiamento climatico alla digitalizzazione».

La visita al Quirinale

«Ho avuto modo di esprimere vivo apprezzamento per l’intervento del Presidente nel quale ha ricordato la genesi alla Costituente di quel comma all’articolo 44 della Costituzione che dice ‘La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane’.

Significativi, secondo Caveri, alcuni passaggi del discorso presidenziale, in particolare laddove ha esplicitato problemi reali.

Il riferimento al cambiamento climatico

«Come è naturale, nuove sfide si aggiungono, imposte, oggi, dai mutamenti climatici, dalla struttura demografica del Paese; sfide – ha evidenziato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – che rilanciano la questione della tutela ambientale come centrale per la sopravvivenza e il progresso di tante parti d’Italia e dell’intero Paese.

Le alluvioni continuano a rammentarcelo, con lutti e distruzioni.

A questo scopo, è lecito interrogarsi su quali debbano essere gli strumenti più opportuni per affrontarle e, insieme, per fornire risposta alle possibilità di inverare il dettato costituzionale circa la specificità riconosciuta in Costituzione alla montagna.
Una peculiarità suffragata anche da numerose recenti sentenze della Corte costituzionale, che indicano come la condizione di svantaggio della montagna italiana giustifichi ampiamente misure a suo favore.

È, dunque, auspicabile che le iniziative legislative avviate dal Governo – e da quello che lo ha preceduto – vengano prese in esame e in considerazione dal Parlamento, in attuazione della norma costituzionale».

3850 Comuni di montagna, patrimonio di vita civica

Significativo, secondo l’assessore Caveri, un secondo passaggio dell’intervento del Presidente Mattarella.

«La montagna non è solo l’evidente spazio di raccolta di beni del Paese, ma, con i suoi 3.850 Comuni, rappresenta un decisivo patrimonio di vita civica. Tra pochi giorni – poc’anzi lei lo ricordava, il 19 dicembre, appunto – ricorreranno ottant’anni dalla Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine – la Carta di Chivasso – che riunì, in quella cittadina piemontese, in quel ‘43, esponenti della Resistenza che, in maniera lungimirante, optarono, anzitempo, per la scelta repubblicana.

Lasciamo, per un attimo, la parola a quel documento che, nel pieno della lotta per l’indipendenza della Patria e la libertà dal nazifascismo, chiedeva l’autonomia per le vallate alpine affinché potessero costituirsi in Comunità politico-amministrative; affermava il diritto di usare la lingua locale accanto a quella italiana; sollecitava un’organizzazione tributaria in grado di favorire lo sviluppo dell’economia montana e combattere, così, lo spopolamento»

«Presidente, la aspettiamo in Valle d’Aosta»

«Ho ringraziato il Presidente per le sue parole – ha concluso l’assessore Luciano Caveri – ricordando l’attesa dei valdostani per una visita ufficiale in Valle d’Aosta».

Nella

(re.aostanews.it)

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