Suicidio assistito, Pcp deposita una proposta di legge sul fine vita
La Valle d'Aosta, fa sapere l'associazione Luca Coscioni, è la quindicesima regione a depositare la proposta Liberi Subito che definisce procedure e tempi certi nell'accesso alla morte volontaria assistita
Anche la Valle d’Aosta si aggiunge all’elenco delle regioni d’Italia che hanno visto depositare una proposta di legge sul fine vita.
L’iniziativa è delle consigliere di Pcp Erika Guichardaz e Chiara Minelli che, dopo aver approfondito le competenze delle Regioni in merito al tema del suicidio medicalmente assistito ed hanno depositato il testo della proposta di legge Liberi Subito promosso dall’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica – APS in tutta Italia.
La Valle d’Aosta è la quindicesima regione coinvolta nella campagna Liberi Subito. Nelle altre Regioni proposte simili sono state presentate da gruppi trasversali di consiglieri regionali o in seguito a raccolta delle firme.
Liberi Subito – Liberi fino alla fine
L’obiettivo della proposta Liberi Subito dell’Associazione Luca Coscioni è definire procedure e tempi certi nell’accesso alla morte volontaria assistita, già legalizzata dalla sentenza “Cappato/Antoniani” della Corte Costituzionale.
La sentenza con valore di legge individua determinate stringenti condizioni di accesso alla morte volontaria assistita nonché un accurato percorso di verifica, attraverso il Servizio sanitario, di queste condizioni e delle modalità per assumere, da parte di chi in possesso dei requisiti stabiliti e in piena coscienza ne fa richiesta.
Nell’ambito delle competenze delle Regioni, dunque, questa proposta di legge mira a definire esclusivamente i ruoli, i tempi e le procedure delineate dalla Corte costituzionale attraverso una sentenza immediatamente esecutiva.
Proposta di legge aperta a tutti i consiglieri
La Proposta di Legge regionale resta aperta alla sottoscrizione da parte di tutti i consiglieri interessati.
«Ringraziamo le Consigliere per aver depositato in Consiglio regionale della Valle d’Aosta il testo della proposta di legge. Quando tutte le regioni si doteranno di una simile normativa, nessuno sarà più costretto a terminare le proprie sofferenze all’estero» commentano Filomena Gallo e Marco Cappato, segretaria e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, insieme a Matteo Mainardi, coordinatore della campagna Liberi Subito.
«Nonostante la morte volontaria assistita sia già legale, decine di persone preferiscono porre fine alle proprie sofferenze lontano da casa, piuttosto che subire un calvario nel proprio paese, dato da tempistiche incerte – ricordano i promotori -. C’è chi ha dovuto attendere oltre due anni passando da denunce e azioni nei tribunali a causa di criteri ambigui come quello della presenza di “trattamenti di sostegno vitale”, criterio su cui la Corte costituzionale tornerà ad esprimersi nei prossimi mesi».
«Ci appelliamo ora alle consigliere e ai consiglieri di qualsiasi gruppo politico per chiedere di sottoscrivere la proposta di legge regionale e dotare così anche la Valle d’Aosta di una normativa sul fine vita rispettosa delle competenze regionali e della sentenza 242/2019 della Corte costituzionale che, come ogni sentenza della Corte costituzionale, ha valore di legge» concludono.
La consigliera Erika Guichardaz, auspicando che la proposta venga sottoscritta da altri consiglieri, sottolinea come la Valle d’Aosta si sia nel tempo contraddistinta rispetto all’attenzione su questa tematica e che questa proposta di legge non instaura nessun nuovo principio o diritto, ma vuol dare solo certezza sull’applicazione delle norme già stabilite dallo Stato e dalla sentenza della Corte Costituzionale.
(re.aostanews.it)