Celiachia: disegno di legge per l’accredito diretto del buono riconosciuto dallo Stato
La segretaria della Lega Vallée d'Aoste Marialice Boldi e il consigliere regionale e primo firmatario della proposta di legge Andrea Manfrin
ATTUALITA'
di Cinzia Timpano  
il 16/05/2024

Celiachia: disegno di legge per l’accredito diretto del buono riconosciuto dallo Stato

L'iniziativa della Lega Vallée d'Aoste per ovviare allo svantaggio di dover acquistare quasi esclusivamente in farmacia, alimenti e prodotti dietoterapeutici

Celiachia: disegno di legge per l’accredito diretto del buono riconosciuto dallo Stato.

Erogare direttamente sul conto corrente del cittadino, il denaro riconosciuto alle persone con celiachia al posto del buono riconosciuto dallo Stato, attraverso il Servizio Sanitario Nazionale.

È in estrema sintesi, il contenuto della proposta di legge del gruppo Lega Vallée d’Aoste, presentata questa mattina dalla segretaria Marialice Boldi e dal primo firmatario, il consigliere regionale Andrea Manfrin.

Attenzione alla sanità e alle patologie un po’ dimenticate

Boldi ha ribadito «l’attenzione della Lega ai problemi della sanità, soprattutto legati al sostegno alle persone affette da patologie un po’ dimenticate, come già accaduto per le nostre iniziative per la fibromialgia e l’endometriosi».

«Anche la celiachia è una patologia ampiamente riconosciuta ma per chi ne è affetto è complicato riuscire ad avere i vantaggi previsti dalla legge nazionale» ha precisato Boldi.

Oggi, Giornata mondiale della Celiachia

Il disegno di legge viene presentato proprio nella Giornata mondiale della Celiachia, «questo testo è pronto da tempo ma la scelta di questa data è un messaggio di attenzione per chi vive le difficoltà legate alla malattia camaleonte» secondo il consigliere Andrea Manfrin.

Secondo quanto riferito da Manfrin, in Valle d’Aosta sono soltanto due, uno ad Aosta e uno a Donnas, gli esercizi della grande distribuzione convenzionati, dove cioè è possibile spendere il buono riconosciuto dallo Stato per l’acquisto mensile di alimenti e prodotti dietoterapeutici.

Così facendo, i celiaci valdostani sono obbligati a rivolgersi alle farmacie, dove però i costi sono maggiori.

La proposta di legge

«La proposta di legge, così come già successo con legge provinciale in Trentino, inverte l’onere del buono e prevede che la cifra sia erogata direttamente sul conto corrente – spiega Manfrin -. Così facendo i prodotti potranno essere acquistati nei negozi specializzati, nella grande distribuzione, nelle farmacie e parafarmacie e sui siti di acquisto on line e anche fuori regione, ad esempio in occasione delle vacanze».

Il buono caricato sulla tessera sanitaria è di circa 100 euro mensili.

«Una legge semplice che non comporta oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale, considerato che le spese trovano copertura nell’ambito dei finanziamenti annuali trasferiti dalla Regione all’azienda Usl e che semplifica la cervellotica burocrazia» ha concluso Manfrin.

Nella nostra regione, così come segnalato dall’Associazione Italiana  Celiachia, i celiaci diagnosticati sono circa 650.

Nella foto in alto, Marialice Boldi e Andrea Manfrin.

(cinzia timpano)

 

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