Il costituzionalista Grosso: «Testolin e Bertschy sono rieleggibili in Giunta»
Lo scrive il professore Enrico Grosso, ordinario di diritto costituzionale all'Università di Torino, in calce a una disamina di 15 pagine
Il costituzionalista Grosso: «Testolin e Bertschy sono rieleggibili in Giunta».
«Sia l’attuale presidente della Regione sia l’attuale vicepresidente sono rieleggibili dal Consiglio regionale ad una carica all’interno della Giunta regionale nella legislatura 2025-2030, avendo entrambi, in almeno una delle due legislature immediatamente precedenti a quella che inizierà nel 2025, ricoperto cariche per una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno».
Lo scrive il professore Enrico Grosso, ordinario di diritto costituzionale all’Università di Torino, in calce alla disamina di 15 pagine.
Il parere pro-veritate è stato depositato ieri alla presidenza del Consiglio regionale dal presidente della Regione Renzo Testolin e dal vicepresidente Luigi Berstchy.
Il parere
Secondo il costituzionalista «qualora i mandati abbiano avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno, il consigliere è rieleggibile a una carica all’interno della Giunta. Qualora invece in entrambe le legislature immediatamente precedenti il mandato abbia avuto durata superiore a due anni, sei mesi e un giorno, il consigliere non sarà rieleggibile».
La regola
«Poiché in Valle d’Aosta non sussiste affatto un’esigenza costituzionalmente protetta di limitare formalmente il numero dei mandati consecutivi del presidente della Regione dal momento che non è prevista l’elezione diretta, – sostiene Grosso nel suo parere pro veritate – la decisione di introdurre ugualmente un limite di tal genere può essere discrezionalmente assunta dal legislatore regionale soltanto in quanto tale decisione risulti compatibile con il generale principio, ricavabile dall’articolo 51 Cost., in base al quale l’eleggibilità è la regola, mentre l’ineleggibilità è l’eccezione».
Aggiunge il costituzionalista: «Di conseguenza, la disposizione che prevede una limitazione alla possibilità di ricoprire cariche di giunta in legislature consecutive è disposizione che deve essere soggetta a stretta interpretazione, in quanto eccezionale rispetto al principio generale di rango costituzionale che garantisce a tutti i cittadini il diritto di essere eletti».
Secondo Grosso va privilegiata l’interpretazione che «meno incide sull’esercizio dei diritti di elettorato passivo e che meno penalizza chi aspiri a ricoprire un mandato elettivo».