Casinò: azienda non ritira procedura licenziamento collettivo
La procedura di licenziamento collettivo avviata dalla Resort&Casinò spa, che coinvolge 262 lavoratori, non sarà ritirata. La notizia è stata comunicata nella mattinata di oggi alle organizzazioni sindacali convocate a Palazzo regionale per la presentazione del Piano industriale – 90 pagine – messo a punto dall’amministratore unico Giulio Di Matteo e dalla sua squadra. Notizia che ha mandato su tutte le furie i sindacati senza contare che di numeri – esuberi nei vari settori – e di cifre – tagli agli stipendi – nelle oltre due ore di incontro non si è parlato. Così Claudio Albertinelli del Savt: «non ci è piacuto il fatto che la procedura di licenziamento collettivo non sia stata ritirata. E’ inaccettabile, praticamente la situazione è quella di prima». Non fa giri di parole Giorgio Piacentini della Cisl che sbotta: «se le cose stanno così non mi presenterò più ai tavoli della trattativa». Getta acqua sul fuoco Vilma Gaillard della Cgil «non mi piace la mancanza di fiducia del nuovo management che non ha ritirato la procedura ma faremo del nostro meglio fino alla fine per il bene dei lavoratori. Abbiamo tempo fino alla fine di giugno, data in cui scadrà la proroga per i licenziamenti». Lamenta l’assenza di dati concreti Tino Mandricardi della Uil: «nessun dato sugli esuberi né cifre da tagliare. Di tutto questo se ne riparlerà dal 25 maggio a Piano approvato dal Consiglio regionale. Il management ha accennato agli esodati, ai pensionamenti del 2017 e 2018, a percorsi incentivati all’uscita, all’Aspi (il sussidio di disoccupazione introdotto dalla Fornero) ma non ci sono numeri sui quali ragionare né ci ha detto come ha intenzione di riformare la macchina Casinò»
La Regione, nessuno sacrificato
Parla di rispettosa «anticipazione delle linee guida del Piano che dovrà essere approvato dal Consiglio Valle (24 maggio) e di un inizio di ralazione» l’amministratore unico Di Matteo che conclude «ci siamo confrontati con dovuta prudenza, ci sarà da lavorare». Ribadisce l’assessore alle Finanze con delga al Casinò Albert Chatrian: «Non lasceremo indietro nessuno ma ognuno dovrà fare la sua parte per raggiungere l’equilibrio di bilancio L’iter è partito e sarà il Consiglio regionale ad approvare il piano industriale che è credibile e sostenibile. Siamo sotto urgenza e ogni attore deve fare la sua parte per rilanciare l’azienda e la riduzione del personale e dei conseguenti costi rientra tra le azioni». Aggiunge il presidente della Regione Pierluigi Marquis: «E’ importante contestualizzare il Piano nella situazione di emergenza in cui si trova. Riteniamo indispensabile che il confronto avvenga senza pregiudizi con la consapevolezza che serve una svolta improntata alla logica della sostenibilità e al rispetto della legislazione vigente. La strada è stretta ma ci sono margini per garantire un futuro al Casinò e ai suoi dipendenti, lavorando su altre leve per portare alla riduzione dei costi del personale».
Linee guida del rilancio
Dalla Regione arriveranno 20 milioni in tre tranche: 8 milioni di euro all’atto della sottoscrizione, 6 milioni di euro entro il 30 settembre del 2017 e altri 6 milioni entro il 31 luglio 2018. Tra le linee guida del Piano presentato: riduzione delle aree di gioco lavorato, la riorganizzazione dell’area slot-machine, l’ampliamento della gamma di offerta dei giochi lavorati, nuove offerte di giochi tra cui l’offerta di servizi di provider per il gioco Live, l’offerta di giochi in contesti virtualizzati e una più incisiva attività di marketing, di controllo e di offerta di servizi complementari.(danila chenal)