TdG 2014, Francesca Canepa: «Sono una persona integra, non merito una squalifica»
L'atleta e il suo allenatore tornano sulla vicenda, dopo la sentenza nel processo per diffamazione; Alessandra Nicoletti: «Per ora no comment, valuteremo se far partire azioni ufficiali»
TdG 2014, Francesca Canepa: «Sono una persona integra, non merito una squalifica».
In una conferenza stampa fiume, Francesca Canepa e Renato Jorioz si scagliano duramente contro gli organizzatori che decretarono l’esclusione dell’atleta dal Tor des Géants 2014. Un mese dopo la sentenza di condanna per diffamazione a Paolo Rossi disposta dal giudice di pace, la due volte vincitrice dell’ultratrail e il suo allenatore vanno all’attacco.
Francesca Canepa: «Sono una persona integra»
L’atleta ripercorre i 5 anni della vicenda. «Tutto è partito da calunnie e chiacchiere da bar. Non potevo più stare zitta, ho denunciato e un giudice mi ha dato ragione. Ribadisco ancora: non ho mai preso una macchina e non ho mai tagliato il percorso, questa accusa non la digerisco e mi arrabbio come il primo giorno. Questa squalifica non l’ho mai accettata e mai la accetterò. Sono una persona integra che non merita una squalifica con un’accusa così infamante. La mia è La Verità con L e V maiuscole. Io da lì sono passata».
Poi continua. «Hanno mentito tutti, dal primo giorno. Sia chiaro che io non sono arrabbiata con i volontari di Les Goilles. Posso capire che alle 5 del mattino non fossero lì fuori. E accetto che dicano che non mi hanno vista: perché questo è vero, è un fatto. Non tollero, però, che si dica che io non sono passata in quel punto».
Infine, l’attacco a un’organizzazione che definisce «inefficiente».
«Questa inefficienza purtroppo l’ho pagata io. Se il punto di controllo è anche posto per la sicurezza dei concorrenti, se entro un certo periodo di tempo non mi hanno vista passare dovevano attivare i soccorsi. Chiamarmi, capire dove fossi».
Renato Jorioz: «Smettiamola di prenderci in giro»
L’allenatore di Francesca Canepa, Renato Jorioz, rincara la dose. «Nel Tor del 2014 i rilevamenti elettronici hanno registrato circa 150 mancati passaggi. Ma nessuno dei concorrenti è stato squalificato. In 10 anni, l’unica a essere stata estromessa è stata Francesca. Abbiamo portato tutte le prove e pensavamo venisse revocata la decisione, ma non è successo nulla».
Jorioz ripercorre la vicenda giudiziaria, leggendo il dispositivo della sentenza in cui viene citata l’inattendibilità della deposizione dei volontari del punto di controllo.
«Nel 2014 Les Gollies era segnato come punto acqua, non di controllo. La squalifica per mancata registrazione non era contemplata nel regolamento di quell’anno» sottolinea.
Il tecnico aggiunge altri particolari. «Alle 5.30 di quel giorno sono stato multato perché ero in una strada poderale lontano dai luoghi incriminati. In macchina con me c’era Marco Patacchini. La mia auto è stata controllata con un faro e non hanno trovato Francesca. Perché lei non è mai salita su quella macchina».
I prossimi sviluppi
Jorioz e Canepa spiegano: «Nelle deposizioni di Alessandra Nicoletti e dei volontari ci sono incongruenze tali che un giudice le ha riportate nelle sue motivazioni. La squalifica non può più essere accettata e deve essere tolta. Non vedo perché Nicoletti non possa ammettere di aver commesso un errore. Inoltre, nel momento in cui è stata presa la decisione, noi non siamo neanche stati contattati per fornire una spiegazione».
Quindi concludono: «Valuteremo in sede civile come proseguire e l’entità del risarcimento da chiedere a Rossi. Noi chiediamo soprattutto che quella squalifica venga tolta».
La replica
Contattata telefonicamente, Alessandra Nicoletti ha replicato: «No comment. Non saprei cosa rispondere, davvero. Non eravamo presenti alla conferenza stampa. Adesso valuteremo, dai filmati che verranno pubblicati, i contenuti e i toni della conferenza e, nel caso, faremo partire azioni ufficiali a nostra tutela».
(thomas piccot)